La parità di genere è uno dei temi più rilevanti e attuali che attraversano la nostra società, le nuove generazioni si battono perché la parità salariale e l’inclusività diventino la norma negli ambienti di lavoro. Un obiettivo che ÈCOSÌ persegue da sempre: ambiente e persone sono risorse da difendere e valorizzare per un successo condiviso e duraturo. Per questo motivo, oltre alle certificazioni ambientali e alla SA 8000 per la Responsabilità Sociale, l’azienda ha scelto di strutturarsi con modelli di lavoro più inclusivi, ottenendo la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la Parità di genere ad agosto 2023.
Che cosa si intende per parità di genere
L’uguaglianza di genere è un concetto polivalente: è una condizione per cui tutte le persone, a prescindere dal loro genere, hanno pari opportunità e diritti. La discriminazione di genere in tutto il mondo si abbatte soprattutto sulle donne e permea ogni ambito della loro vita: il lavoro, le relazioni, il diritto all’istruzione, la partecipazione sportiva e politica. In alcuni Paesi, i diritti delle donne sono ignorati e la discriminazione prende forme più violente, con matrimoni forzati e pratiche di menomazione fisica.
La parità di genere è uno degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs), un patto promosso dalle Nazioni Unite e firmato da 193 paesi per incentivare azioni sostenibili per l’ambiente e per le persone. L’obiettivo numero 5 si prefigge di raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze. Aderendo all’Agenda 2030, tutti gli Stati si impegnano a realizzare politiche in favore dei diritti delle donne e contro la discriminazione sul lavoro.
La situazione in Europa
La parità di genere fa parte dei diritti umani che l’Europa si impegna a promuovere e proteggere con normative e investimenti. Non dobbiamo pensare, infatti, che la discriminazione delle donne sia lontana: nel continente europeo, il divario salariale tra uomini e donne è del 16%, accompagnato da una percentuale di occupazione femminile del 67%, contro il 78% di quella maschile. Uno dei motivi principali per cui le donne non lavorano è la mancanza di politiche attive a supporto della genitorialità sia per le madri che per i padri. Un’altra conseguenza è la scarsa opportunità di carriera femminile, per la difficoltà di conciliare vita privata e lavoro.
La situazione in Italia
Nel quadro dell’uguaglianza di genere dell’UE, l’Italia si colloca al quattordicesimo posto. Le donne guadagnano meno degli uomini, con una differenza di retribuzione oraria pari al 27,3% tra i dirigenti e 18% tra laureati e laureate; ancora oggi, portano sulle spalle gran parte delle responsabilità legate ai figli. In questo contesto, le imprese assumono un ruolo centrale per favorire l’emancipazione femminile e contrastare ogni forma di discriminazione. Per incoraggiare le aziende a muovere azioni concrete in questa direzione, nel 2022 è stata introdotta la certificazione UNI 125:2022 per la parità di genere. Questa prassi di riferimento prevede l’adozione di specifici indicatori per misurare e migliorare le condizioni delle donne all’interno di un’impresa.
L’impegno di ÈCOSÌ per la parità di genere
I lavoratori e le lavoratrici sono il patrimonio umano di ÈCOSÌ: per questo motivo si è certificata su base volontaria UNI/PdR 125:2022.
La certificazione sulla parità di genere non è una formalità, ma un processo che riflette l’impegno autentico verso un ambiente sano e senza alcuna discriminazione di genere. Inoltre, è uno strumento che dimostra un modello di gestione all’insegna dell’equità: permette di monitorare le procedure interne contro la discriminazione sul lavoro e la disparità di trattamento nei seguenti ambiti:
- Selezione e assunzione del personale;
- Gestione della carriera;
- Equità salariale;
- Genitorialità e cura;
- Conciliazione dei tempi vita-lavoro;
- Attività di prevenzione di ogni forma di abuso fisico, verbale, digitale sui luoghi di lavoro.
Uguaglianza di genere: perché la sostenibilità sociale aiuta quella ambientale.
ÈCOSÌ crede che la sostenibilità sia la massima espressione del proprio operato e garantisce processi, detergenti e disinfettanti rispettosi dell’ambiente. Il percorso di salvaguardia del pianeta è intrinsecamente legato all’obiettivo di equità: anche il Green Deal, il pacchetto di iniziative per la neutralità climatica proposto dalla Commissione Europea, è redatto con una prospettiva di genere. La questione energetica, per esempio, non può prescindere da una riflessione che tenga conto della situazione economica femminile e delle persone più fragili. La povertà energetica, infatti, colpisce di più le donne, a causa delle disuguaglianze retributive e pensionistiche. Un’Europa verde, per essere davvero equa, deve considerare le sfumature di genere e affrontare la sfida della transizione con giustizia. Infine, le donne ai vertici decisionali nelle politiche ambientali sono poche: la transizione ecologica può rappresentare un trampolino per l’occupazione, ma solo se coinvolgerà tutti e tutte.
Un futuro sostenibile per tutti
La connessione tra parità di genere e tutela del pianeta è evidente, per questo ÈCOSÌ si impegna a creare un futuro migliore per tutti. Se vuoi saperne di più su quanto già fatto e sui nostri prossimi passi, vai alla pagina Sostenibilità e a quella sulle certificazioni aziendali. Il cammino che abbraccia la sfida climatica e la sfida di genere si fa concreto, noi lo rendiamo ancor più reale con le nostre azioni.