Continuano le nostre storie di cleaning e passioni, per raccontare le realtà che si mettono fortemente in gioco e coniugano un lavoro di qualità con obiettivi nobili. Una di queste l’abbiamo sposata tanti anni fa, nel 2009: è stato amore a prima vista e ancora oggi è una delle nostre più strette e vivaci collaborazioni. Stiamo parlando della Cooperativa Eta Beta, che sta realizzando una piccola rivoluzione, passo dopo passo, nel segno della sostenibilità e dell’inclusione sociale.
Cooperativa Eta Beta: educazione, salute e sostenibilità ambientale
Eta Beta è una cooperativa sociale ONLUS nata nel 1992 a Bologna, che collabora con enti pubblici e privati. Nata come associazione di artisti impegnati nel sociale, oggi è una fucina di progetti volti a favorire opportunità di socializzazione e inclusione. Eta Beta è fondata su tre principi: educazione, salute e sostenibilità ambientale. Per loro il lavoro è uno strumento essenziale per la dignità della persona e il progresso civile.
Progetto Lavanda: pannolini lavabili con detergenti sostenibili
Più di dieci anni fa incontrammo Eta Beta a una fiera dove presentavano il loro Progetto Lavanda, un servizio di lavaggio e noleggio di pannolini ecologici, lavabili e riutilizzabili. Joan Crous, mente visionaria ma concreta di Eta Beta, ripercorre l’inizio della nostra collaborazione: «In linea con i nostri principi, volevamo utilizzare detergenti a basso impatto ambientale, che rispettassero determinate caratteristiche ecologiche e al contempo i materiali – molto delicati – di composizione dei pannolini. Abbiamo utilizzato i prodotti ÈCOSÌ fin da subito, data la loro ampia gamma di prodotti certificati per la sostenibilità. Insieme al loro reparto di Ricerca e Sviluppo, abbiamo avviato un percorso di ricerca con l’Università di Bologna, che ci ha consentito, nel 2011, di ottenere una soluzione di lavaggio certificata e molto efficace». Il progetto Lavanda è tutt’ora attivo, ha creato numerosi posti di lavoro e ha reso il servizio di lavaggio pannolini molto apprezzato nei servizi pubblici.
Idee e azioni nell’era Covid: le mascherine lavabili ETA 20
L’approccio fondato sulla sostenibilità ha trovato spazio anche in questa dura fase di emergenza sanitaria, che ha visto Eta Beta ed ÈCOSÌ insieme sul fronte della disinfezione: «Con il progetto AlfaBeta lavoriamo nel settore sanitario e ci occupiamo della sanificazione delle ambulanze per l’Azienda USL di Bologna – continua Joan –. Nel 2020, con la comparsa della Covid-19, abbiamo modificato il servizio per renderlo più efficace contro il Coronavirus. Inoltre, siamo riusciti a concretizzare un progetto di fabbricazione e riuso delle mascherine ETA 20, ispirati dall’esperienza di lavaggio dei pannolini». Un obiettivo ancora più ambizioso, ancora una volta in collaborazione con l’Università di Bologna e con l’associazione no-profit Zero Waste Italy. Con loro abbiamo progettato il sistema filtrante intercambiabile e scelto i materiali certificati per la mascherina, definito il prodotti certificati Ecolabel ed EPD e allestito una lavanderia mobile all’interno di un container.
Proprio in questi giorni, la mascherina lavabile ETA 20 è stata presentata e sostenuta in pubblico dalla Regione Emilia-Romagna per voce della vicepresidente Elly Schlein, destando grande attenzione sulle testate locali e nazionali. La capacità produttiva è di 20mila pezzi a settimana e può essere acquistata da aziende e privati cittadini direttamente sul sito di Eta Beta. «Questi progetti ci caratterizzano e sono fondamentali per noi – conclude Joan –. La nostra speranza è di sensibilizzare ancor di più gli enti pubblici nell’adozione di pratiche di riuso e di azzeramento dei rifiuti. Siamo appena entrati in contatto con una multinazionale inglese che produce pannolini lavabili in tutto il mondo: vorrebbero adottare il nostro sistema di lavaggio industriale».